Non sono bastate le limitazioni previste prima dal D.L. n. 11/2023 e poi dal D.L. n. 212/2023. Alla fine, numeri alla mano, il Ministro dell’Economia e delle Finanze ha deciso di utilizzare l’unica medicina utile per il suo mal di pancia: abolire definitivamente il meccanismo delle opzioni alternative (sconto in fattura e cessione del credito) che ancora residuava.
Dal giorno dopo l’entrata in vigore del nuovo Decreto Legge (ovvero la sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) sarà messa la parola “fine” al meccanismo delle opzioni alternative di cui all’art. 121 del Decreto Legge n. 34/2020 (Decreto Rilancio). Una fine che evidentemente coinvolgerà e stravolgerà gli interventi non ancora avviati che, quindi, riguardano:
- l’eliminazione delle barriere architettoniche con il bonus 75% di cui all’art. 119-ter del Decreto Rilancio;
- gli interventi di superbonus nelle zone terremotate.